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Ormai a qualunque imprenditore è abbastanza chiaro che fare senza comunicare significa non esistere. E’ chiaro anche che delegare la comunicazione a terzi, agenzie o freelance, è altrettanto sterile.

“Si stanno preparando, e questa è la novità” , per dirla “alla Dalla”.

Un equivoco di fondo ancora esiste.  Chi assumere o chi incaricare delle incombenze editoriali? A chi fare produrre “i contenuti”?

Non diciamo “scrivere” i contenuti, perchè i contenuti da pubblicare non sono o testuali, o grafici, o video. I contenuti interessanti per gli utenti digitalizzati sono – possibilmente – contestualmente testuali, grafici, video, infografici, ecc.

La risposta intuitiva è quella sbagliata. “Devo coltivare un  blog. Assumo un blogger”. “Devo coltivare il magazine HR aziendale: assumo un content writer”. “Devo coltivare i social network (?): assumo un social media manager (?)”

No.

Non devo nè coltivare un blog, nè un magazine aziendale, nè alcun social network. Non mi serve nessuno che “sappia scrivere alla blogger style”, nè nessuno che sappia postare “alla facebook style”

Ciò che devo fare è coltivare relazioni con persone che non conosco, che non mi conoscono o che conosco male o che mi conoscono male. Con il blog, con il magazine HR aziendale, con “i social” (?).

Ciò che serve al mio blog aziendale, al mio magazine HR, ai miei social (“sempre con il punto interrogativo”) è:

  • un esperto del mio specifico ramo di business, una persona tecnicamente supercompetente, una risorsa che potrebbe essere la migliore della mia rete commerciale, il mio alter ego di imprenditore, una persona dotata di carisma, doti culturali robustissime, empatia e popolarità;
  • un esperto di pubbliche relazioni, di gestione delle risorse umane (non necessariamente un esperto di gestione amministrativa del personale), di team building, di organizzazione eventi, nuovamente con carisma riconosciuto, credibilità, autorevolezza, empatia, popolarità e doti culturali robustissime;

E a questi due (per iniziare) soggetti serve semplicemente fare formazione affinchè imparino quelle quattro (4) nozioni tecniche di comunicazione “digital” adatte a permettere loro di fare il proprio lavoro: ovverossia coltivare relazioni.

Nozioni che, grazie alle doti culturali e di apertura mentale che si portano in dote, impareranno in meno di due settimane.

Ciò naturalmente in attesa che le scuole inizino a completare la formazione degli studenti anche con queste ulteriori 4 nozioni di “cultura umanistica base”.

Una sola cattiva notizia in tutto ciò.

Queste due nuove risorse costeranno un pò più di “un blogger” a noleggio.

Ma si sa che tutto non si può avere.

 

 

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